ALTITUDINE Mt 305
È collocato in uno stretto passaggio tra montagne di un certo rilievo, in posizione strategica presso il fiume Lambro. Dal nome delle famiglie che qui hanno avuto origine, come ad esempio i Roscio, si deduce che il borgo fosse già esistente all’epoca romana, mentre del ponte sul Lambro suggerisce che la costruzione risale al Medioevo, infatti anticamente in nome di Pontelambro era sostituito dalla definizione di ”ponte ligno”.
La testimonianza più importante dell’epoca romana è certamente il suo archeologico evidenziato nella località ”Cascina Schieppo” che ha recentemente dato dei risultati storici di notevole interesse attraverso l’analisi della struttura di una antica abitazione colonica romana del IV sec. d.C. Durante le varie campagne di scavo, effettuate sotto la direzione della Sovrintendenza Archeologica della Lombardia e con il patrocinio della Comunità Montana del Triangolo Lariano e del Comune di Pontelambro, sono stati rinvenuti, resti murari di particolare rilevanza, monete e pregevoli manufatti. La storia di Pontelambro appare come la storia delle sue attività economiche: dallo sfruttamento della terra, che aveva la sua punta più avanzata nei vigneti di Lezza, di proprietà del convento di San Bernardo, a quello del fiume Lambro, che con le sue acque, favori l’installazione nel 1500 di alcuni mulini alla fucina, delle cartiere di Busnigallo, attivi dal 700 ed infine da una serie di manifatture tessili mosse dalla forza idraulica dell’acqua. Solo nel 1200 è documentata l’esistenza di un castello nella frazione di Mazzonio che, un signore del luogo, chiamato Arduino, avrebbe fatto costruire: ne rimangono la torre e le sue feritoie rivolte a monte del fiume. La borgata nel 1285 fu, come le altre terre circonvicine del Piano d’Erba, messa a ferro e fuoco da Fucino Cane e Jacopo Dal Verme, capitani di ventura agli ordini dei Visconti. La chiesa parrocchiale è intitolata a Santa Maria Annunziata. La facciata della chiesa sembrerebbe ispirata ad un disegno di Simone Cantoni e la sua scalinata riecheggia di neoclassicismo, fino a creare un effetto monumentale ricco di fascino e di poesia.