lago di como
Lago di Como

« Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un'ampia costiera dall'altra parte... » 

(Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi)

Il Lario, più comunemente Lago di Como, è un lago lombardo naturale di origine glaciale, ricadente nei territori di comuni appartenenti alle province di Como e Lecco.
È il terzo lago italiano come superficie con 146 Kmq e il primo per sviluppo perimetrale con 170 km
É il secondo bacino più profondo d'Europa con i suoi 410 metri dopo l'Hornindalsvatnet.
Raggiunge una lunghezza di 46 km (Gera - Como) ed è largo da 650 metri a 4,3 km.
Bifido fiordo scavato nella cerchia delle prealpi, con una caratteristica forma a "Y" rovesciata, è uno dei più decantati paesaggi italiani.
Si trova a 199 m slm. La morfologia del territorio varia dai pendii arrotondati ed erbosi alle dolomie con rocce dentate, guglie e torri. I depositi alluvionali, trasportati da fiumi e torrenti, iniziarono a formarsi con la postglaciazione e furono la causa della separazione dei laghi minori (il Lago di Mezzola a nord ed i laghi di Garlate e di Olginate a sud).

Bacino idrografico
Il bacino si estende per 146 kmq è composto da tre parti differenti: a sud-ovest il ramo di Como, a sud-est il ramo di Lecco e a nord il ramo di Colico (o "alto lago"), il più aperto dei tre. I rami meridionali rinserrano il montagnoso Triangolo Lariano. La divisione dei tre rami è ben visibile dal Sasso di San Martino, sopra Griante.
Partendo da Como e risalendo lunga la sponda occidentale (la più frequentata), si incontra Cernobbio, sede di grandi ville signorili quali Villa d'Este, Villa Erba e Villa Pizzo, costruita nel XVI secolo. A Moltrasio soggiornarono il musicista Vincenzo Bellini e il Primo Ministro inglese Winston Churchill. Dopo Laglio - il paese di George Clooney - Brienno è uno dei borghi più suggestivi, rimasto praticamente intatto da oltre un secolo. Qui il paesaggio si apre verso i monti del centro lago, particolarmente suggestivi se visti in una limpida giornata di vento: il Tivano, che spira alla mattina da nord, e la Breva, al pomeriggio, da sud.
L'unica formazione insulare del lago è l'Isola Comacina, di modeste dimensioni ma ricca di storia. Dalla sua distruzione per opera dei comaschi nel 1169 è disabitata e boscosa.
Le uniche costruzioni oggi presenti sono la secentesca chiesetta di San Giovanni, unica supestite delle nove presenti, la locanda con ristorante (famosa per i soggiorni del regista Alfred Hitchcock) e le piccole costruzioni ad opera dell'architetto Pietro Lingeri. Le rovine dell'antica Basilica di Santa Eufemia sono il simbolo delle guerre medievali lariane, rievocate annualmente nella Sagra di San Giovanni.
L'isola è delimitata da una baia detta "Zoca de l'oli" (conca dell'olio), così chiamata per la tranquillità delle acque lacustri e per la crescita spontanea dell'ulivo. Il gotico campanile dello Xenodochio di Santa Maria Maddalena che viene considerato il simbolo stesso del lago, ed il Sacro Monte di Ossuccio con il santuario della Madonna del Soccorso sono stati inseriti dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio Mondiale.
A nord dell'isola si protende il dosso del Lavedo, che delimita i golfi di Venere e Diana e che culmina nella stupenda Villa Balbianello, patrimonio del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano).

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