lago del segrino
Lago del Segrino
Canzo, Eupilio, Longone al Segrino

Il Lago del Segrino è un piccolo lago lombardo prealpino di origine glaciale, in provincia di Como, situato tra i comuni di Canzo, Longone al Segrino e Eupilio. Si ritiene che il suo nome derivi dal latino Fons Sacer, ossia Fonte Sacra, trasformatosi col tempo in Sacrinume quindi Segrìn (in dialetto locale). È famoso per la qualità delle sue acque e per la sua felice e tranquilla posizione, che ispirò numerosi scrittori dell'Ottocento.
Cenni di geologia e geomorfologiaHa una forma allungata in direzione nord-sud, con una lunghezza di circa 1800 m. ed una massima larghezza, verso la parte meridionale, di 400 m. circa. È limitato nei suoi bordi dai ripidi versanti dei monti Pesora e Cornizzolo (1200 m.) ad est e Scioscia (671 m.) ad ovest, entro i territori dei comuni di Canzo a nord, Eupilio e Longone al Segrino.
Il lago è originato dalla sbarramento della sua valle causato dalla presenza di una morena glaciale; il Tonolli [1] evidenzia la sua singolarità di lago glaciale di valle sospesa sulla sottostante pianura padana. L'assenza di visibili immissari lungo il suo perimetro suggerisce a tutti gli studiosi di quest'area la presenza di sorgenti subacquee di origine carsiche, ipotesi compatibile col fatto che l'intera valle in cui giace è formata da rocce calcaree (calcare di Domaro).
Ad eccezione di un piccolo rigagnolo, che esce dal Lago all'altezza di Longone, e le cui acque si disperdono nei depositi glaciali che ricoprono il versante prealpino verso il sottostante lago di Pusiano, nessun rilevante emissario è osservabile, e nel complesso il suo bilancio idrologico è principalmente controllato da un sistema carsico sotterraneo.
Il confronto della morfologia attuale del lago, con quanto rappresentato nelle vecchie mappe catastali e topografiche evidenzia una progressiva riduzione della superficie del lago, per interrimento, soprattutto nella sua estensione settentrionale, con uno sviluppo delle aree palustri ed una possibile piccola bonifica (avvenuta negli ultimi secoli passati) per un utilizzo agricolo di aree precedentemente ricoperte dalle acque del lago.
Una mappa di inizio Ottocento disegna una piccola isola vicino alla riva orientale del Lago, di questa isoletta non vi é alcuna traccia oggigiorno.

Area protetta 

Oggi il lago del Segrino costituisce un'area protetta denominata Parco locale di interesse sovracomunale Lago del Segrino gestita da un consorzio tra la Comunità Montana del Triangolo Lariano ed i comuni di Canzo, Longone al Segrino ed Eupilio.
Lungo tutto il suo perimetro di circa cinque chilometri si snoda un circuito ciclo-pedonale protetto ed il lago è una riserva di pesca, che é limitata e soggetta al rilascio di specifici permessi.
Lo sci nautico fu molto praticato sulle sue acque negli anni sessanta d'estate, questa attività venne poi proibita in quanti incompatibile con la conservazione dell'equilibrio ambientale del lago stesso.

Qualità delle acque

Il Lago del Segrino è considerato il lago meno inquinato d'Europa, in virtù delle sue fonti solo sotterranee e quindi non inquinabili, e dell'assenza di inquinamento da industria o da eccessivo sfruttamento turistico. La fauna acquatica è rigogliosa e vi è praticata la pesca.

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